Il Territorio

Il progetto riguarda un’area dell’Irpinia molto vasta e diversificata che ha prevalentemente vocazione agricola, segnata probabilmente già dalle sue condizioni geofisiche naturali.

Le tre località, ospitanti le aziende agricole del progetto, insistono su un’area compresa tra tre fiumi fra i più importanti del Mezzogiorno. Parliamo del Sabato, che circoscrive un ideale confine ad ovest mentre ad est, l’Ofanto ne segna un altro, e al centro l’immensa ricchezza del fiume Calore.

In tanta risorsa, la valorizzazione del patrimonio paesaggistico, ambientale, architettonico, rurale e agricolo, incombe quasi come un destino, spesso beffato da una ostentata ricerca di “emancipazione” in campo industriale, un modello di business che, però, al territorio in questione non ha mai portato una reale crescita, per evidenti “limiti”, soprattutto logistici. Per una vera e definitiva inversione di marcia, si dovrebbe giocare la partita sul piano dell’innovazione, riscoprendo il valore degli asset legati al settore primario, puntando a evidenziare e certificare il valore aggiunto di qualità specifiche di prodotto, che però necessitano di essere testati e accreditati, preservandone le tecniche colturali tradizionali e agevolando un cambio nella mentalità imprenditoriale dei produttori dal punto di vista dell’approccio gestionale.

Bisogna dotare costoro, dunque, degli strumenti necessari a collocare sul proprio mercato di riferimento, che dovrà necessariamente essere più di nicchia rispetto al passato, un prodotto agricolo tradizionale con la rinnovata consapevolezza e la testimonianza documentale del suo valore aggiunto.

La selezione non è casuale: si tratta di produzioni agricole purtroppo a rischio di scomparsa perché non competitive nel rapporto tra costo di produzione e attuale prezzo di vendita sul mercato.