Il pomodoro selvatico (Solanum pimpinellifolium), originario del Sudamerica occidentale, è ritenuto il progenitore più probabile dell’attuale pomodoro, coltivato per la prima volta nelle regioni meridionali del Messico. Il pomodoro raggiunse l’Europa nella metà del ‘500, però non trovò subito fortuna in quanto ritenuto non commestibile (lycopersicum = pesca dei lupi) essendo utilizzato come pianta ornamentale, medicinale, e negli orti botanici. Nel nostro Paese, la diffusione del pomodoro fu rallentata soprattutto a causa della diffidenza iniziale verso il nuovo frutto, anche estremamente diverso da altri cibi conosciuti. Solo nell’800 ci sarà la diffusione più ampia, come la conosciamo. Oggi il pomodoro è il secondo vegetale più coltivato a livello mondiale, uno dei più consumati allo stato crudo e trasformato. La Cina, l’India e gli Stati Uniti ne sono i più importanti produttori mondiali, mentre in Europa è il nostro Paese ad essere al primo posto nella produzione, seguito dalla Spagna. Le bacche di pomodoro si differenziano a seconda della varietà per dimensioni, forma e colore. I pigmenti blu-viola antocianine non sono normalmente prodotte nella bacca, nonostante ciò alcuni studi recenti hanno dimostrato che molto probabilmente il pomodoro in origine era nero, perdendo questa caratteristica con la domesticazione. In tempi più recenti, la forte richiesta di alimenti con elevate proprietà salutistiche ha consentito lo sviluppo, attraverso programmi di incrocio, di nuove varietà con bacca pigmentata, caratterizzate da buccia e polpa tendente al nero.
Il pomodoro nero
Le varietà di pomodoro (Solanum lycopersicum L.) con bacche di colore nero, come quelle tradizionali con bacca rossa, appartengono alla famiglia botanica delle Solanaceae, ricchissima di specie coltivate e selvatiche, includendo tra l’altro anche patata, peperone, e melanzana. Queste ultime, insieme al pomodoro, sono di particolare interesse economico per il nostro Paese.
Origine
Consigli per la cucina
Il sapore intenso del pomodoro nero si può apprezzare cucinandolo nelle stesse modalità e negli stessi piatti dei pomodori tradizionali. Tenendo conto del sapore intenso, il pomodoro nero si può preparare insieme ad altre verdure per arricchire di salute e colori la tavola.
I benefici per la salute
Il pomodoro nero è caratterizzato da sapore intenso; buccia e polpa a maturazione assumono una colorazione tendente al nero per la presenza di antocianine, pigmenti presenti anche in altri frutti come i mirtilli e l’uva nera. Le antocianine sono potentissimi antiossidanti, utili a contrastare la formazione di radicali liberi e, quindi, a rallentare il processo di invecchiamento. Nel pomodoro nero è nota anche la presenza di elevate concentrazioni di alcuni carotenoidi, precursori della vitamina A, e in particolar modo di licopene responsabile del caratteristico colore rosso. A questi si aggiungono anche elevati livelli di vitamina C ed E. Questa bacca rappresenta quindi un’importante fonte naturale di biomolecole per la nutrizione umana, soprattutto nella dieta Mediterranea. Considerando che il pomodoro è consumato in tutto il mondo, e quasi quotidianamente in Italia, le varietà nere rappresentano degli ottimi candidati per essere super-alimenti poiché forniscono numerosi benefici salutistici e riducono il rischio di malattie cronico-degenerative, malattie cardiovascolari e cancro.
Riferimenti Scientifici
Nutritional composition and bioactive compounds in tomatoes and their impact on human health and disease: a review (Foods 2021, 10, 45) di Ali et al.
Anthocyanins from purple tomatoes as novel antioxidants to promote human health (Antioxidants 2020, 9(10), 1017) di Gonzali e Perata
The atroviolacea gene encodes an R3-MYB protein repressing anthocyanin synthesis in tomato plants (Frontiers in Plant Science 2018, 9, 830) di Colanero et al.
Valori nutrizionali
- Energia
- 96 Kj / 23 kcal
- Acqua
- 94,0 g
- Proteine
- 1,0 g
- Lipidi
- 0,2 g
- Carboidrati
- 3,5 g
- Fibra totale
- 2,0 g
- Potassio
- 297 mg
- Fosforo
- 25 mg
- Magnesio
- 10 mg
- Calcio
- 9 mg
- Sodio
- 6 mg
- Vitamina A
- 610 ug
- Vitamina C
- 25 mg
- Vitamina E
- 15 ug
- Vitamina K
- 98 ug
- Beta-carotene
- 10 mg
- Licopene
- 8 mg
Valori medi per 100g di parte edibile
fonte www.alimentinutrizione.it