Le prime tracce della domesticazione del cece risalgono alla nascita dell’agricoltura nel territorio della Mezzaluna fertile, da qui si diffuse in Egitto, in Grecia e poi nell’Impero Romano, fino ad arrivare nel bacino del Mediterraneo e a noi. Oggi è tra i primi legumi coltivati al mondo, soprattutto in India, Australia, Pakistan e Tuchia. Tra le leguminose da granella i ceci sono al terzo posto dopo la soia e i fagioli. La varietà tipica del cece nero è diffusa nel centro-sud Italia su tutta la dorsale appenninica appulo-campana e nelle valli pugliesi limitrofe. Di recente, con il rinnovato interesse negli prodotti locali e nei loro antichi benefici, ha ripreso anche la sua coltivazione e diffusione, tanto che è stato riproposto come ingrediente innovativo per riformulare vari alimenti.
Il cece nero
Il cece (Cicer arietinum L.) è una pianta erbacea annuale della famiglia botanica delle Leguminosae o Fabaceae. I ceci sono i semi di questa pianta e rappresentano un'ottima fonte di proteine vegetali dagli albori dell’agricoltura. Il cece nero è una varietà locale tollerante a numerose avversità. Ad esempio, è piuttosto resistente alla siccità grazie alle radici profonde, pertanto non necessita di particolari cure agronomiche, se non della sarchiatura-rincalzatura delle giovani piante. Il baccello presenta mediamente 1-2 semi di forma irregolare e aspetto rugoso. Il tegumento del seme è di colore nero, mentre i cotiledoni tendono al giallo.
Origine
Consigli culinari
La buona consistenza del cece nero richiede un ammollo piuttosto lungo, almeno dal giorno prima, per poi cuocere per almeno due ore. Il suo sapore è caratteristico, pertanto si consiglia di consumarlo senza sale per assaporarlo al meglio. La tradizione locale lo utilizza nei primi piatti con tagliolini, nelle zuppe con cipolle o meglio con baccalà e verdure.
I benefici per la salute
Il cece nero ha origini molto antiche, tanto che era consumato soprattutto nelle famiglie contadine, dove poteva integrare le proteine in una dieta povera di carne, particolarmente consigliato alle partorienti. I ceci neri hanno uno straordinario contenuto in fibra, con ridotto contenuto di amido e zuccheri, per questo non solo mostrano un basso indice glicemico, ma possono ridurre il carico glicemico dei pasti in cui sono presenti. I ceci neri sono ricchi di numerosi composti bioattivi, come antocianine e carotenoidi. Pertanto, i vantaggi sulla salute sono molteplici, anche per la presenza delle antocianine, che gli conferiscono un elevato potere antiossidante.
Riferimenti Scientifici
A Distinct Genetic Cluster in Cultivated Chickpea as Revealed by Genome-wide Marker Discovery and Genotyping (Plant Genome 2017, 10) di Pavan et al.
Nutritional, physico-chemical and functional characterization of a global chickpea collection (The Journal of Food Composition and Analysis 2019, 84, 103306) di Summo et al.
Data on the chemical composition, bioactive compounds, fatty acid composition, physico-chemical and functional properties of a global chickpea collection (Data in Brief 2019, 27, 104612) di Summo et al.
Valori nutrizionali
- Energia
- 491 Kj / 117 kcal
- Acqua
- 70 g
- Proteine
- 7,9 g
- Lipidi
- 0,7 g
- Carboidrati
- 17 g
- Amido
- 14,4 g
- Fibra totale
- 7,8 g
- Potassio
- 280 mg
- Fosforo
- 48 mg
- Calcio
- 35 mg
- Sodio
- 2 mg
- Vitamina A
- 41 ug
- Vitamina C
- 6 mg
Valori medi per 100g di parte edibile
fonte www.alimentinutrizione.it