Da diversi anni le aziende del partenariato conducono un’attività imprenditoriale tesa alla riscoperta e valorizzazione di prodotti agricoli nel rispetto della tradizione e dell’ambiente. Gli obiettivi del GO sono quelli di riuscire a dar vita a produzioni agricole dal deciso carattere di tipicità e qualità, applicando importanti elementi di conoscenza ed innovazione e avvalendosi del supporto scientifico di due istituzioni di elevata competenza, riconosciute sia a livello nazionale che internazionale.
I partner del progetto
Il Gruppo Operativo è formato da 5 Partner, ovvero tre Aziende Agricole, Società Agricola Fulget Vita s.r.l. con sede operativa in Montemiletto (AV), - capofila, l’Azienda agricola Gerardo Carmine Braccia con sede operativa in Morra De Sanctis (AV) e l’Azienda agricola Carmine Marra con sede operativa in Volturara Irpina (AV) e due Istituzioni, l'Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” Dipartimento di Medicina di Precisione di Napoli e il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) Istituto di Bioscienza e BioRisorse di Portici.
Società agricola Fulget Vita srl
La Società Agricola Fulget Vita s.r.l. ha la sua sede operativa nel territorio comunale di Montemiletto, cittadina posizionata sul rilievo montuoso che forma lo spartiacque tra le valli del Calore e del Sabato, nel cuore dell’Irpinia, un’area caratterizzata dalla presenza di una gran quantità di acque sorgive.
Il paese gode di una posizione logistica strategica, considerata l’immediata vicinanza dell’autostrada Napoli-Canosa e dalla via Nazionale delle Puglie. In queste zone, l’economia basata principalmente sull’agricoltura sta vivendo un momento di grande rilancio grazie ad input legati all’innovazione agronomica per la quale si intravedono nuove prospettive in termini di sviluppo economico per il territorio nel suo insieme.
La gestione dell’azienda è proiettata fortemente alla sperimentazione e all’innovazione. Nella prassi quotidiana si adopera per dare una lettura moderna delle antiche tradizioni agricole. Le colture si basano su metodi innovativi nel pieno rispetto dell’ambiente e dei prodotti.
Nel corso degli anni, Fulget Vita ha partecipato ad attività scientifiche condotte con l’Università.
L’Azienda Agricola Fulget Vita coltiva frutta in guscio, nocciole, noci, castagne, frutta, ciliegie, albicocche, mele, pere, ortaggi, agli, cipolle, pomodori, tuberi, patate, legumi, fagioli, ceci, lenticchie, piselli.
L’azienda, certificata biologica, ha sempre avuto la vocazione di preservare e diffondere ecotipi in via di estinzione della tradizione locale. La castagna è IGP di Montella, la nocciola è la varietà Mortarella, l’aglio è la varietà Elefante, le patate sono a polpa viola, le lenticchie nere, i piselli sono Roveja, le mele varietà antiche locali.
CECE NERO
POMODORO NERO
Azienda agricola Gerardo Carmine Braccia
L’azienda è ubicata nel comune di Morra De Sanctis, cittadina situata non lontano dalle sorgenti dei fiumi Ofanto, Sele e Calore ad un’altitudine di 820 metri sul livello del mare, incuneata tra due piccole valli e circondata da una fitta vegetazione boschiva.
L’azienda si occupa di agricoltura da tre generazioni. Fu creata nei primi anni del ‘900 dal nonno ed è stata tramandata fino all’attuale titolare Gerardo Carmine che, come i suoi predecessori, si adopera da sempre affinché i prodotti della sua terra siano sinonimo di alta qualità e genuinità. Il titolare, orientato alla crescita aziendale e consapevole dell’importante contributo che l’innovazione scientifica può apportare all’agricoltura, ha inteso aderire al progetto di sperimentazione, inserendo tra le sue coltivazioni quelle della patata viola e della carota viola.
L’indirizzo colturale prevalente è di tipo cerealicolo con la produzione per la gran parte di frumento duro, avena ed in misura minore fave e favette. Si osserva anche la presenza di oliveti ed altre colture arboree di modeste dimensioni, nonché una esigua superficie ad ortaggi freschi in pieno campo.
L’azienda, impegnata in particolare nelle coltivazioni a basso impatto ambientale, si caratterizza per ridurre al minimo indispensabile il ricorso ad ogni agente chimico, assicurando sempre la massima genuinità dei prodotti, con un unico scopo, lo stesso che guida l’azienda da sempre: offrire una produzione di qualità.
La coltura, infatti, avviene nel pieno rispetto della tutela ambientale per valorizzare gli ecosistemi naturali e naturalizzati con le attività produttive presenti.
La maggior parte dei terreni presenta una giacitura collinare, con pendenze non eccessivamente accentuate, con ottima esposizione e con natura di medio-impasto tendente all’argilloso.
L’azienda, gestita con conduzione familiare, ha effettuato cospicui investimenti strutturali e in attrezzature all’avanguardia per ottimizzare le fasi di lavorazione e ridurre i tempi delle varie operazioni agrarie con lo scopo di migliorare la qualità delle produzioni.
PATATA VIOLA
CAROTA VIOLA
Azienda agricola Carmine Marra
L’azienda agricola di Carmine Marra è strettamente legata alla realtà Volturarese, occupandosi di produzione agricola a filiera corta. Per eredità familiare, coltiva castagneti e piantagioni di fagioli e patate.
L’azienda si trova nei pressi della Piana del Dragone, circondata dagli Appennini Irpini del Parco dei Monti Picentini, il bacino idrico più esteso del Mezzogiorno, munito di un inghiottitoio di origine sismica che assorbe circa 900 litri di acqua al secondo, chiamato “Bocca del Dragone”, da cui parte una complessa rete idrografica sotterranea.
L’azienda è uno dei produttori del Fagiolo Quarantino di Volturara Irpina, Presidio Slow Food, un fagiolo tenero e leggermente farinoso, piccolo, irregolare, con una buccia sottile di color bianco cenere, detto quarantino per la durata anticipata del suo ciclo di maturazione.
Si semina a maggio e si raccoglie a fine agosto o inizio settembre. In questa zona il microclima è freddo e piovoso tanto da non rendere necessaria l’irrigazione in taluni periodi. La coltivazione è completamente manuale, non si usano fertilizzanti ed è escluso il diserbo chimico.
Recentemente, per ovviare a conservanti e glifosate, nel disciplinare è stato inserito l’obbligo dell’abbattimento dopo la raccolta. Una volta raccolti, i baccelli sono battuti con il “muillo”, uno strumento composto da un bastone lungo e robusto cui è collegato, tramite legacci resistenti, un bastone più corto che serve per battere i baccelli secchi e farne uscire i fagioli.
Dopo la battitura si fa la cernita con il “chiurnicchio”, un setaccio rotondo che lascia cadere i residui pesanti. Infine, i fagioli asciugano al sole per altri tre giorni.
Tradizionalmente, il Quarantino è un ingrediente comune in numerose ricette tipiche locali. È un prodotto ricchissimo di sali minerali, indicato nelle diete per sostituire, in parte, il consumo di carne.
Come custode di un know how agricolo tradizionale, Carmine Marra potrà avvalorare l’esperimento secondo il quale, mantenendo il valore aggiunto nutrizionale del Quarantino, rispetto alle coltivazioni intensive e massive, omologate e appannaggio delle grandi industrie agroalimentari che privilegiano la quantità, ne sarà possibile il collocamento sul mercato in una fascia più alta per le sue peculiari caratteristiche di qualità.
FAGIOLO QUARANTINO DI VOLTURARA IRPINA
Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli
Dipartimento di Medicina di Precisione
L’Università della Campania, già Seconda Università di Napoli (SUN), ha sede legale a Caserta ed è stata istituita attraverso la separazione della prima Facoltà di Medicina e Chirurgia dall’Università di Napoli Federico II.
Il Dipartimento di Medicina di Precisione, partner nel presente progetto di innovazione, risponde all’esigenza di sviluppare una conoscenza che integri con l’approccio clinico la precisione delle nuove tecnologie biomolecolari per la diagnosi, la prognosi e la prevenzione delle patologie. Il Dipartimento è un centro di ricerca medica traslazionale in cui si applicano tecnologie innovative nella definizione della patogenesi delle malattie umane che ne consentono la caratterizzazione molecolare e genetica fino alla singola cellula.
Un esempio è l’integrazione della ricerca in campo oncologico, contraddistinta da un approccio multidisciplinare allo studio degli aspetti molecolari che caratterizzano i tumori per identificare nuovi percorsi terapeutici, precisi e personalizzati per i pazienti.
Il campo di ricerca comprende lo studio dei meccanismi di patogenesi e l’identificazione molecolare e cellulare delle vie di trasduzione dei segnali cellulari in ambito fisiopatologico. Gli interessi si concentrano sullo studio dei recettori nucleari degli estrogeni, degli androgeni e dell’acido retinoico, sul loro meccanismo di trasduzione del segnale e il loro ruolo nei tumori umani ormono dipendenti.
Di particolare interesse sono gli studi sulle alterazioni genetiche ed epigenetiche nel cancro, nelle patologie neurodegenerative e cardiovascolari, e nell’identificazione e caratterizzazione di modulatori epigenetici con potenziale impatto preventivo e terapeutico. I principali campi di applicazione di queste biotecnologie mediche sono la “drug discovery”, lo studio delle interazioni fra molecole, la genomica e l’epigenomica.
Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)
Istituto di Bioscienze e BioRisorse (IBBR) Portici
L’Istituto di Bioscienze e Biorisorse (IBBR) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), già Istituto di Genetica Vegetale (IGV), ha la sua sede principale a Bari ed è articolato in cinque sedi operative, oltre a tre Unità Territoriali. La Sede di Portici del CNR-IBBR è partner nel presente progetto di innovazione.
La missione dell’IBBR si sviluppa su due temi correlati: (i) aumentare le conoscenze di biologia fondamentale, in particolare delle basi genetiche e dei meccanismi molecolari e genetici che regolano funzionamento, adattamento, riproduzione, evoluzione, e relazioni con l’ambiente dei sistemi biologici; (ii) salvaguardare e gestire in maniera sostenibile le biorisorse nei settori agrario, alimentare, ambientale e per la tutela della salute, in particolare sviluppando applicazioni per migliorare e valorizzare le produzioni agroalimentari e forestali e prevenire patologie.
L’Istituto svolge attività di ricerca fondamentale e applicata in una vasta scala, dallo studio dell’agro-biodiversità alle cellule vegetali. L’Istituto ha competenze specifiche in biologia molecolare, genetica e genomica per studi di diversità genetica, flusso genico e introgressione intra- e inter-specifca in popolazioni naturali e varietà coltivate di piante di interesse agroalimentare mediante marcatori molecolari neutrali e funzionali.
Più in particolare, l’IBBR di Portici si occupa tra l’altro di caratterizzare e valorizzare le risorse genetiche d’interesse agroalimentare attraverso genotipizzazione con marcatori molecolari associata all’analisi dei composti bioattivi di interesse salutistico.
Le ricerche scientifiche sono finalizzate al miglioramento della sostenibilità e della produzione in agricoltura, della qualità nutrizionale, merceologica e industriale dei prodotti alimentari.